Buche sulle strade: quando le strade di un centro urbano sono lasciate all’incuria, buche, voragini scrostamenti del manto dell’asfalto sono all’ordine del giorno. La ragione e la buona norma direbbero di intervenire e sistemare i punti critici della rete viaria, così da evitare possibili incidenti e danni alle vetture dei cittadini. Ma come agire quando i soldi per la manutenzione delle strade non ci sono?
Buche sulle strade: i problemi delle regioni e dei comuni
Abbiamo già visto come a Reggio Emilia si sia deciso di intervenire assumendo più avvocati per far fronte alle richieste di risarcimento danni perché, a detta del Sindaco, assumere legali costerebbe meno che riparare le strade.
Buche sulle strade: il limite dei 10 km all’ora
Diversa soluzione è stata invece attuata in Sicilia in provincia di Palermo, a Partinico, dove il problema delle buche sulle strade è stato risolto dal Sindaco inserendo delle aree con limite di velocità a 10 Km all’ora. Queste vie si estendono non solo in diverse zone del centro, ma anche periferiche, fino a toccare una strada statale di collegamento all’autostrada. Un provvedimento che sembrerebbe comunicare ai cittadini: se andrete piano riuscirete meglio a scansare le buche presenti sulle nostre strade.
Le segnalazioni di strade dissestate, in questi ultimi mesi, sembrerebbe siano arrivate a decine all’amministrazione comunale di Partinico la quale, con una soluzione definita soltanto “temporanea”, ha dunque emesso un’ordinanza che prevede un’andatura massima di dieci chilometri orari. Questa ordinanza, firmata dal Sindaco Salvatore Lo Biundo, ha disposto la collocazione della rispettiva segnaletica stradale sulle vie interessate, cioè quelle in cui le auto saranno costrette ad andare a passo lento per evitare incidenti o danni alle vetture stesse. Un intervento, quello deciso dal Sindaco, sicuramente volto a salvaguardare la sicurezza dei propri cittadini, ma parrebbe anche necessario per evitare di caricare le casse del Comune di richieste di risarcimenti danni a causa di strade evidentemente dissestate.
“Nonostante i primi interventi di ripristino – si leggerebbe nell’ordinanza del Comune – permane lo stato di precarietà e di pericolo in alcune strade. La durata del ripristino risulta essere limitata nel tempo a causa di materiale di primo intervento che per i recenti eventi atmosferici è risultato degradabile e l’ente non è dotato di un servizio specializzato nella manutenzione stradale per l’esecuzione di interventi definitivi”.
Buche sulle strade: i disservizi per i cittadini
“Sono d’accordo con il Sindaco, – scrive Franco I. commentando la notizia su LiveSicilia – ma ad una condizione: i CITTADINI NON devono pagare la Tassa Sui Servizi urbani. A cosa serve pagare per NON avere i servizi???”
Domanda che pare legittima, ma intanto il limite di velocità sarà in corso e sarà un limite al quale dovranno attenersi tutti gli automobilisti che si troveranno a percorrere diverse strade centrali e alcune periferiche del comune siciliano, oltre che sulla strada statale 113, che collega il paese di Partinico allo svincolo autostradale.
“Praticamente impiegheremo circa mezz’ora per raggiungere lo svincolo autostradale dalla stazione – afferma un residente -, un provvedimento assurdo: invece di ripristinare il manto stradale saremo noi cittadini a pagare le conseguenze di un problema che va avanti da anni”.
Buche sulle strade: il risarcimento dei danni
Che i comuni italiani si trovassero in difficoltà con i bilanci e che fossero sempre meno gli investimenti per il ripristino dei manti stradali nel Belpaese ce lo aveva già segnalato il SITEB (l’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade). Rimane il fatto che sembrerebbe che a pagarne le spese siano sempre i cittadini, costretti su strade dissestate e con difficoltà a chiedere risarcimenti per eventuali danni subiti.
Dott. Claudio Bonato
AL Assistenza Legale
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