Amianto e risarcimento danni: ammalarsi a quarant’anni di mesotelioma e sapere di non poter sopravvivere: una tragica vita quella di M.M., giovane donna di Anzio, in provincia di Roma. Sono tante, troppe, le storie che si potrebbero raccontare, a malincuore, e che vedono protagonisti uomini e donne, lavoratori e lavoratrici entrati in contatto con l’amianto e che si sono spenti della vita dolosamente e precocemente.
Amianto e risarcimento danni: cosa dicono i test scientifici
Fin dagli anni Ottanta ne è stata accertata la pericolosità. Dal 1992 anche in Italia la produzione di amianto è stata resa fuori legge. Purtroppo però, lo si trova ancora e ad aggravare ancor di più la faccenda si riportano i dati elaborati da testi scientifici che documentano un’attività cancerogena a distanza anche di trent’anni dall’esposizione.
Amianto e risarcimento danni: luoghi di lavoro pericolosi
L’edificio nel quale M.M. lavorava, sarebbe stato “imbottito” di amianto. E’ un edificio degli anni Cinquanta, costruito con quel materiale al tempo innovativo, economico e mai bonificato fino al 2009. La donna, dipendente del Ministero della Difesa, non è mai stata informata della presenza di amianto nel luogo di lavoro e, ignara di ciò, dall’età di diciotto anni si è recata in ufficio tutti i giorni, per ventotto anni, senza minimamente pensare a cosa stesse andando incontro. Fino a che ha scoperto la malattia che come lei ha colpito molti altri dipendenti, i quali oggi sono in una cinquantina a chiedere un risarcimento danni per quanto subito.
Amianto e risarcimento danni: i familiari della vittima
M.M. è deceduta,i suoi famigliari ed eredi hanno dato filo da torcere al dicastero per ottenere giustizia nei confronti della sofferenza patita dalla giovane donna e dopo un lungo processo, secondo il parere del Tribunale di Velletri, il Ministero della Difesa è risultato colpevole per aver violato le regole cautelari in materia di amianto e condannato a un risarcimento danni di circa settecentomila euro alla famiglia.
Amianto e risarcimento danni: il timore dei colleghi della vittima
Si aspetta ora che prendano inizio anche i procedimenti per gli altri casi, vissuti sempre all’interno del Policlinico Militare, che se dovessero andare a buon fine sarebbero un passo avanti per tutte quelle famiglie che da anni, non potendo più lottare contro una malattia così subdola, almeno potrebbero avere un congruo risarcimento danni.