Diritto del lavoro: assistenza legale in caso di licenziamento

Sei stato licenziato ingiustamente? Ritieni di subire mobbing, stalking o altre vessazioni sul lavoro? Pensi che il tuo livello o il tuo inquadramento non siano corretti? Stai cercando uno studio legale per ottenere il ristoro di tutti i danni che ti sono stati causati dal tuo datore di lavoro?

Gli avvocati di A.L. ti aiuteranno a gestire ogni aspetto del diritto del lavoro: dai licenziamenti al mobbing, dallo stalking al demansionamento e ogni altro tipo di problematiche relative al diritto del lavoro.
Ti saremo accanto in ogni adempimento dal momento della costituzione del rapporto di lavoro sino alla risoluzione dello stesso.

Un licenziamento spesso può essere illegittimo: le regole che sono vigenti in Italia relativamente ai licenziamenti sono infatti estremamente complesse. Gli avvocati del Dipartimento di Diritto del Lavoro di A.L. conoscono queste regole e sin dal primo appuntamento possono comunicare al lavoratore se un licenziamento sia legittimo e quali sono gli strumenti più adatti per tutelare i diritti dell’interessato.
Se sei stato licenziato ingiustamente potresti infatti avere diritto a un risarcimento danni e anche alla reintegrazione sul posto di lavoro.

Chi può richiedere i danni

Il coniuge, i figli (anche in tenera età), i genitori, i fratelli e le sorelle, i conviventi ma anche altri parenti ed affini della vittima dell’incidente mortale: nonni, nipoti, zii, cugini, cognati, ecc.
Mentre i cosiddetti prossimi congiunti della vittima del sinistro stradale mortale sono sicuramente legittimati a chiedere i danni, gli altri parenti dovranno provare uno stretto legame affettivo con la persona deceduta.
Ognuno di questi parenti potrà agire anche singolarmente per ottenere la sua parte di risarcimento del danno per l’incidente stradale mortale, oppure i parenti potranno agire tutti insieme.

Quali danni puoi richiedere

Nel caso di incidenti stradali mortali in particolare convivono: I DANNI SOPPORTATI DALLA PERSONA DECEDUTA NELL’INCIDENTE, I DANNI SOPPORTATI DAGLI EREDI. In generale vige il principio della non cumulabilità tra i danni sopportati dalla persona deceduta a seguito dell’incidente stradale e quelli sopportati dai suoi parenti. Si può affermare che la persona deceduta nel sinistro stradale ha diritto al risarcimento dei danni patrimoniali e di quelli non patrimoniali. In entrambi i casi il diritto al risarcimento passa agli eredi.

Danni patrimoniali

Sono quei danni che comportano una diminuzione del patrimonio. Sono rappresentati da tutte quelle perdite economiche che possono essere sommate e quantificate. Riguardano la sfera economica e non i danni fisici o morali che subisce l’individuo in seguito all’incidente stradale.

Danni non patrimoniali

Sono rappresentati da tutti quei danni causati dall’incidente stradale che non riguardano la sfera economica e come tali non possono essere immediatamente sommati e quantificati. I danni non patrimoniali riguardano quindi la persona e non il suo patrimonio.

Cinque cose da sapere se ti licenziano

Che tu la riceva o non la riceva è esattamente la stessa cosa. Se non la riceverai a mano, ti verrà inviata per raccomandata. Al momento del licenziamento avrai comunque diritto al preavviso, che potrà essere lavorato oppure il tuo datore ti potrà richiedere di rimanere a casa, ma in quel caso il preavviso ti verrà corrisposto.

Giusta causa è il procedimento disciplinare; evidentemente il datore di lavoro ti accusa di esserti comportato in maniera irregolare. Giustificato motivo è il licenziamento per ragioni economiche o organizzative. In questo caso il datore di lavoro decide di rinunciare alla tua figura per ragioni organizzative o economiche. In entrambi i casi, tu avrai delle informazioni per valutare se effettivamente sussistevano le ragioni del licenziamento

Se il licenziamento è giustificato avrai diritto al preavviso, al TFR e all’indennità di disoccupazione (la cosiddetta NASPI). Se invece il licenziamento era ingiustificato, avrai diritto ad una serie di altri risarcimenti economici che dipendono dalla durata del tuo lavoro e dall’organizzazione dell’azienda per cui tu hai lavorato. Se invece il licenziamento era discriminatorio, avrai diritto ad essere reintegrato.

I termini per impugnare sono brevi. Dal momento del licenziamento hai 60 giorni per mandare una lettera per impugnare le ragioni del licenziamento. Dopodiché dovrai agire nei 180 giorni successivi. Avrai 30 giorni di tempo per ottenere il TFR ed avrai inoltre 68 giorni per chiedere la NASPI.

Chiama AL Assistenza Legale al numero 345 3338510. Non potrai gestire questa cosa da solo. Il diritto del lavoro è estremamente complesso e quindi avrai bisogno di un consulente che ti aiuterà passo per passo a risolvere questo tipo di situazione.

Danni patrimoniali

Perdita di reddito

La perdita derivante da attività lavorativa, sia che si svolga un lavoro da dipendente che da libero professionista. Occorrerà produrre la dichiarazione dei redditi o un documento che attesti il lavoro perso.

Danni alla proprietà

I danni subiti a beni di proprietà, ad esempio i danni riportati dalla vettura o dal motoveicolo. Sarà necessario produrre la fattura, o perlomeno il preventivo dei danni, se non sono ancora stati riparati.

Spese mediche

Sono le spese mediche vive effettuate per coprire le cure dei danni fisici subiti a causa dell'incidente stradale.
Sarà necessario produrre tutti i giustificativi delle spese sopportate dalla vittima dell'incidente.

Cinque cose da sapere se ti licenziano

Con danno biologico si fa riferimento al danno subito all’integrità fisica della persona, al proprio corpo. Viene quantificato sulla base di un punteggio in percentuale attribuito dal medico legale.

Se si considera che la perdita del bene vita corrisponde alla perdita complessiva del 100% dell’integrità fisica; maggiori saranno i danni subiti, maggiore sarà il punteggio in percentuale assegnato dal medico legale.

In questo modo, più alto sarò il punteggio in percentuale, maggiore sarà la quota di risarcimento danni spettante al danneggiato in seguito all’incidente stradale.

Con l’espressione danno morale si intende la quantificazione della sofferenza subita dal danneggiato a causa delle lesioni fisiche riportate in seguito al sinistro stradale.

Si considera generalmente che possano aver subito un danno morale anche le persone legate affettivamente alla persona danneggiata dalla circolazione stradale.

Più praticamente, il danno morale consiste in una personalizzazione del danno biologico effettuata dal giudice. Pertanto si può presumere che maggiore sarà il danno fisico, maggiore sarà il danno morale. Per fare un esempio, la sofferenza patita da un soggetto a seguito di una distorsione della caviglia sarà diversa da quella patita in seguito ad un incidente stradale che abbia comportato la frattura di una gamba.

Mentre alcuni giudici individuano in modo univoco il danno morale, altri sostengono che possa essere ulteriormente suddiviso, ad esempio nella categoria del danno esistenziale. Tuttavia i giudici non hanno ancora raggiunto un giudizio definitivo riguardo alle voci che compongono il danno morale. Il vostro avvocato saprà consigliarvi nel migliore dei modi riguardo a quali danni richiedere, valutando il singolo caso.

Nonostante alcuni considerino il danno psichico come una categoria del danno morale, sarebbe più corretto farlo rientrare all’interno del danno biologico.

Il danno psichico è quel danno subito dal danneggiato dalla circolazione stradale o da un suo parente il quale, a causa di evento lesivo grave, riporti una alterazione dello stato psichico tale da poter essere valutato da uno psichiatra, sulla base di un punteggio in percentuale (come avviene già per il danno biologico

Quando un licenziamento è legittimo?

Un licenziamento, per essere legittimo, è necessario abbia un motivo giustificato: questo implica che non sia discriminatorio o arbitrario, ma che dipenda da motivazioni oggettive e concretamente accertabili.
Nello specifico, un licenziamento è legittimo se è causato da:

Giustificato motivo oggettivo

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo si fonda su delle esigenze economiche o di natura riorganizzativa dell’azienda interessata.

Giustificato motivo soggettivo

Il licenziamento per motivo soggettivo è causato da un grave inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del lavoratore interessato.

Licenziamento per giusta causa

Il licenziamento per giusta causa dipende dal fatto che si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche solo provvisoria, del rapporto di lavoro.
Gli avvocati di A.L. possono capire se il tuo licenziamento è legittimo la loro esperienza nel settore ti aiuterà a comprendere come agire e quale sia la strada giusta da intraprendere per far valere al meglio i tuoi diritti.

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