Quando si parla di risarcimento danni per incidenti stradali mortali, si sta individuando la situazione più grave che può verificarsi nei sinistri che avvengono sulle strade. Questo è un argomento di notevole rilevanza sia dal punto di vista sociale che legale. In situazioni di questo genere, la legge ha lo scopo di proteggere non solo i diritti individuali, ma anche di promuovere i principi di giustizia e solidarietà. La legge prevede infatti che i parenti delle vittime di incidenti stradali abbiano il diritto di ottenere un congruo risarcimento per il danno subito, affermando così i loro diritti specifici. In questo articolo esamineremo in dettaglio il tema del risarcimento danni per gli incidenti stradali mortali, concentrandoci sul diritto dei parenti delle persone decedute a ricevere una compensazione economica adeguata per il danno causato dalla perdita dei propri cari.
INDICE:
Quali sono le leggi di riferimento per gli incidenti stradali mortali?
L’importanza dell’età nel risarcimento per un incidente stradale mortale
Calcolo del risarcimento danni ai parenti delle vittime di incidenti: il “danno parentale”
Calcolo del risarcimento danni ai parenti in caso di incidente stradale mortale: la sentenza
L’importanza delle tempistiche: la prescrizione
Quali sono le leggi di riferimento per gli incidenti stradali mortali?
Nel caso di incidenti stradali mortali, la determinazione del risarcimento danni dipende da una serie di fattori. Tra questi, l’età della vittima e dei familiari sopravvissuti, le circostanze dell’incidente, l’entità del danno subito e altre circostanze specifiche del caso.
Le leggi di riferimento per il risarcimento danni in caso di incidente stradale mortale sono principalmente contenute nel Codice Civile italiano.
In particolare, gli articoli chiave includono:
- Articolo 2054: Questo articolo stabilisce che il conducente di un veicolo senza guida su rotaie è obbligato a risarcire il danno causato a persone o cose dalla circolazione del veicolo, a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
- Articolo 2043: Questo articolo afferma che chiunque, mediante azione dolosa o colposa, provochi ingiustamente un danno a terzi è obbligato a risarcire il danno.
- Articolo 2059: Questo articolo stabilisce che il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi previsti dalla legge. Nelle tragiche circostanze di un incidente stradale mortale, i danni non patrimoniali, cioè quelli relativi alle lesioni psico-fisiche subite, rappresentano la categoria di danni più significativa.
Oltre a queste leggi del Codice Civile, è importante menzionare la legge n. 990/1969 sulla “Assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti”, nonché il Codice delle Assicurazioni Private. Le compagnie di assicurazione, specialmente in caso di incidenti stradali mortali, svolgono un ruolo fondamentale nel processo di richiesta di risarcimento danni.
Inoltre la giurisprudenza italiana ha stabilito alcuni principi che si applicano nella determinazione del risarcimento danni, tra cui l’importanza dell’età della vittima e dei familiari sopravvissuti nella valutazione del danno subito.
L’importanza dell’età nel risarcimento per un incidente stradale mortale
Nel caso di un incidente stradale mortale, l’età della vittima svolge un ruolo cruciale nella determinazione dell’entità del risarcimento danni da assegnare ai familiari superstiti. Infatti, la prospettiva di vita compromessa dalla perdita della vittima è tanto più significativa quanto giovane è quest’ultima. Pertanto, il risarcimento economico per il decesso e la lesione irreparabile dei parenti stretti deve tener conto di questo importante fattore.
Oltre all’età della vittima, anche l’età dei familiari sopravvissuti viene presa in considerazione nella valutazione del risarcimento danni. Se i parenti stretti della vittima sono giovani, il risarcimento loro accordato sarà aumentato. Questo perché la rottura del legame affettivo e familiare è destinata a causare sofferenze e conseguenze che possono perdurare per molti anni.
Calcolo del risarcimento danni ai parenti delle vittime di incidenti: il “danno parentale”
Nel calcolare l’importo del risarcimento da concedere ai familiari superstiti a titolo di danno parentale in seguito a un incidente stradale mortale, i giudici si basano principalmente sulle tabelle dei Tribunali di Milano e Roma, le quali considerano vari parametri fondamentali, tra cui:
- L’età della vittima.
- Il grado di parentela con i superstiti.
- L’età dei familiari sopravvissuti.
- L’eventuale convivenza o coabitazione.
Tuttavia, l’applicazione di questi valori non è sempre rigida, ma offre una certa flessibilità, consentendo di stabilire un intervallo di valori compreso tra un minimo e un massimo. Questo approccio mira a adeguare l’ammontare del risarcimento alle specifiche circostanze del caso in esame, evitando valutazioni fredde che non tengano conto dell’impatto emotivo sulle persone coinvolte.
Ad esempio, in casi di perdita di un figlio, un genitore o un coniuge, l’ammontare del risarcimento può variare tra 165.960 e 331.920 euro, a seconda dei valori attuali. Questa variazione tiene conto delle peculiarità del caso specifico, soprattutto in situazioni che coinvolgono vittime giovani, dove il risarcimento tende ad essere più elevato. Tuttavia, se il giudice decide di discostarsi dai valori medi, deve motivare tale scelta nella sua sentenza, spiegando le ragioni che hanno portato all’incremento o alla riduzione dell’indennizzo, un esempio può essere una recente Sentenza della Corte di Appello di Roma.
Calcolo del risarcimento danni ai parenti di un incidente stradale mortale: la sentenza
Prendendo come esempio un risarcimento danni in caso di perdita di un figlio giovane in un incidente stradale, serve sapere che il calcolo è influenzato da vari fattori, tra cui la situazione economica e familiare dei genitori, l’età della vittima e altre circostanze specifiche del caso. In particolare, l’età dei genitori può avere un ruolo significativo nella valutazione del danno subito e nel determinare l’ammontare del risarcimento danni.
Un esempio tangibile di questa considerazione può essere evidenziato attraverso una recente sentenza della Corte d’Appello (C. App. Roma, sent. n. 980/2022), che ha concesso ai genitori di un giovane diciannovenne deceduto in un incidente stradale un risarcimento di 275mila euro ciascuno, oltre ai 215mila euro già versati dalla compagnia assicuratrice.
L’importo è stato aumentato in via di “equità giudiziale” in quanto i genitori erano ancora relativamente giovani (il padre aveva 60 anni e la madre 47) e avevano perso un figlio che collaborava con loro nel negozio di famiglia. Inoltre, i giudici hanno rilevato un “gravissimo sconvolgimento delle abitudini quotidiane” e comportamenti anomali e dissociativi, come il fatto di trascorrere molte ore al giorno al cimitero e di dipingere numerosi ritratti del figlio defunto.
La coppia aveva solo due figli, e la perdita di uno di loro aveva precluso la possibilità di avere un nipote. I giudici hanno notato che la nascita di un nipote è un evento “di particolare rilievo affettivo nella vita di una famiglia”. Tutti questi elementi hanno portato alla decisione di aumentare notevolmente il risarcimento danni a favore dei genitori.
L’importanza delle tempistiche: la prescrizione
In Italia, il risarcimento danni in seguito a un incidente stradale mortale è regolato dal Codice Civile italiano, che stabilisce un termine di prescrizione specifico per queste situazioni. In particolare, l’articolo 2947 del Codice Civile stabilisce che il termine di prescrizione per richiedere un risarcimento danni in seguito a un incidente stradale è di due anni, a partire dalla data dell’incidente.
Tuttavia, è importante sottolineare che lo stesso articolo precisa che se nell’incidente stradale emergesse un reato, il che purtroppo nei casi di decesso è molto probabile, le tempistiche di prescrizione per il risarcimento danni non seguiranno più il Codice Civile ma saranno determinate dal Codice Penale, in base alla gravità del reato rilevato.
Di conseguenza, agire tempestivamente è fondamentale. Rivolgersi a un avvocato esperto in risarcimento danni per valutare la possibilità di intraprendere un’azione legale, raccogliere le prove necessarie e presentare la causa in Tribunale entro i termini stabiliti dalla legge.
È importante ricordare che la prescrizione ha l’effetto di estinguere definitivamente il diritto al risarcimento danni. Una volta trascorso il termine di prescrizione, non sarà più possibile intraprendere azioni legali per ottenere il risarcimento.
Per questo motivo, è fondamentale agire con tempestività e consultare un avvocato fin dalle prime fasi, in quanto sarà in grado di valutare la situazione e agire prontamente per proteggere al meglio i diritti dei familiari superstiti.
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