INDICE – Risarcimento danni da incidente stradale con lesioni gravi
Incidente stradale e le lesioni gravi e macropermanenti
Risarcimento per lesioni gravi da incidente stradale: la quantificazione del danno
Tabella unica nazionale per il risarcimento, uno strumento non ancora attivo
Conseguenze penali per lesioni gravi da incidente stradale: la riforma Cartabia
Prescrizione del danno per incidente stradale grave o mortale
Incidenti stradali e le lesioni gravi e macropermanenti
Quando si parla di lesioni derivate da un incedente stradale è purtroppo possibile che vi siano delle lesioni gravi e macropermanenti. Queste categorie si riferiscono a danni permanenti alla salute e all’integrità psicofisica della persona coinvolta in un incidente.
Le lesioni gravi possono comportare una riduzione permanente della capacità lavorativa o funzionale della persona, compromettendone l’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane. Tali conseguenze vengono valutate dal punto di vista medico-legale, stabilendo la percentuale di riduzione dell’integrità psico-fisica.
Nel caso di lesioni macropermanenti, la valutazione dell’entità del danno avviene al momento in cui la condizione della persona si può considerare stabilizzata, senza ulteriori miglioramenti o peggioramenti. Attraverso perizie medico-legali e l’applicazione di Barèmes specifici, viene determinata la percentuale di invalidità permanente, sulla base della quale verrà calcolato il risarcimento economico.
Il risarcimento economico ha il compito di garantire alla vittima di gravi incidenti stradali la possibilità di vivere in modo dignitoso, nonostante le limitazioni causate dalle lesioni subite. Fattori come l’età e l’attività lavorativa della persona vengono presi in considerazione per determinare l’entità del risarcimento.
Risarcimento per lesioni gravi da incidente stradale: la quantificazione del danno
Quando si verifica un grave incidente stradale che causa lesioni permanenti, la quantificazione del risarcimento dovuto alla vittima è un aspetto cruciale. In assenza di una Tabella Unica Nazionale, i tribunali si basano sulle tabelle utilizzate dai Tribunali di Milano e Roma per assegnare un valore pecuniario al punteggio di invalidità permanente e inabilità temporanea.
Questa quantificazione avviene in via equitativa, lasciando al giudice la possibilità di disporre una personalizzazione del risarcimento per il danno non patrimoniale. Ciò significa che, in presenza di peculiarità specifiche del caso, il risarcimento può essere aumentato in misura percentuale.
Ad esempio, la perdita dell’udito per un cantante lirico avrà conseguenze molto più gravi rispetto a un lavoratore di altro settore. Queste differenze vengono prese in considerazione dal giudice per garantire un risarcimento adeguato e proporzionato al danno effettivamente subito.
Inoltre, le lesioni gravi da incidente stradale non influenzano solo la vita della vittima, ma anche quella dei parenti più stretti. L’assistenza e il supporto necessari possono infatti sconvolgere la vita dei familiari congiunti, generando ulteriori danni da considerare nel risarcimento.
Data la complessità della quantificazione del risarcimento, soprattutto in caso di lesioni gravi, è consigliabile farsi assistere da professionisti esperti nella materia. Questo permette di avere la certezza di ottenere il risarcimento più congruo possibile, tenendo conto di tutti gli aspetti rilevanti del caso specifico.
Tabella unica nazionale per il risarcimento, uno strumento non ancora attivo
La Tabella Unica Nazionale sarebbe uno strumento fondamentale per quantificare l’entità dell’invalidità permanente a seguito di gravi incidenti stradali. Secondo il Codice delle Assicurazioni Private, tale tabella dovrebbe essere predisposta per stabilire il risarcimento dovuto alle vittime di sinistri, in modo da garantire un pieno e uniforme risarcimento del danno non patrimoniale.
Nonostante questo, ad oggi la Tabella Unica Nazionale non è stata ancora emanata, e si applicano discrezionalmente le tabelle utilizzate dai Tribunali di Roma e Milano.
L’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni Private stabilisce i criteri e le regole da rispettare nella predisposizione della Tabella Unica Nazionale. Questa dovrà includere:
– Le menomazioni all’integrità psico-fisica comprese tra 10 e 100 punti
– Il valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità
– I coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso
Tali elementi sono fondamentali per garantire un risarcimento equo e proporzionato all’entità del danno subito dalla vittima di un grave incidente stradale.
L’obiettivo della Tabella Unica Nazionale sarebbe quello di razionalizzare i costi gravanti sul sistema assicurativo e sui consumatori, mentre allo stesso tempo garantire alle vittime di incidenti stradali gravi un pieno e uniforme risarcimento del danno non patrimoniale effettivamente subito.
Conseguenze penali per lesioni gravi da incidente stradale: la riforma Cartabia
Gli incidenti stradali che causano lesioni gravi comportano non solo gravi conseguenze a livello fisico e psicologico per le vittime, ma anche rilevanti implicazioni legali. È importante comprendere come la recente Riforma Cartabia abbia modificato il quadro normativo in materia.
Secondo l’articolo 590 del Codice Penale, le lesioni personali con prognosi compresa tra i 21 e i 40 giorni sono procedibili a querela di parte. Ciò significa che il procedimento penale può essere avviato solo su richiesta esplicita della vittima.
Procedibilità d’ufficio per lesioni superiori a 40 giorni
Diversamente, le lesioni gravi con prognosi superiore a 40 giorni rimangono procedibili d’ufficio, anche in caso di lesioni involontarie. In queste situazioni, il processo penale può essere avviato automaticamente, senza necessità di querela da parte del danneggiato.
Prima dell’entrata in vigore della Riforma Cartabia, il reato di lesioni personali stradali era procedibile d’ufficio, indipendentemente dalla durata della prognosi.
Tuttavia, la Legge 134 del 27 settembre 2021 ha modificato questa impostazione.
Ora, le lesioni stradali gravi o gravissime sono procedibili solo a querela di parte, a meno che non siano presenti circostanze aggravanti che giustifichino l’avvio del procedimento d’ufficio.
Prescrizione del danno per incidente stradale grave o mortale
Quando si verifica un incidente stradale con gravi conseguenze, la questione della prescrizione del diritto a ottenere un risarcimento del danno diventa centrale per le vittime e i loro familiari. È fondamentale comprendere i termini e i limiti temporali entro cui è possibile intraprendere un’azione legale per il risarcimento dei danni.
Il Codice Civile stabilisce che il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in 5 anni dal giorno in cui il fatto si è verificato. Questo principio generale però è limitato a 2 anni quando si applica agli incidenti stradali.
Tuttavia, la giurisprudenza ha chiarito che il termine di prescrizione decorre non dal momento dell’incidente, ma dal giorno in cui la vittima o i suoi familiari hanno avuto effettiva conoscenza del danno e della sua entità. Questo principio, noto come “dies a quo”, è fondamentale per tutelare i diritti delle vittime.
Nel caso di lesioni gravi, il termine di prescrizione di 2 anni inizia a decorrere dal momento in cui la vittima ha avuto piena consapevolezza delle conseguenze dell’incidente e della loro gravità.
È quindi cruciale che le vittime di incidenti stradali gravi o i loro congiunti agiscano tempestivamente per tutelare i propri diritti. L’avvio di un’azione legale entro i 2 anni dalla effettiva conoscenza del danno è fondamentale per poter ottenere il giusto risarcimento.
Va specificato che in caso si rilevi un reato nell’incidente stradale in questione, allora le tempistiche di prescrizione si adegueranno a quelle previste dal Codice Penale per il relativo reato.
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