Il governo Meloni sembra intenzionato a rivedere profondamente l’assegno unico per i figli, una misura introdotta per sostenere le famiglie italiane. Secondo le dichiarazioni ufficiali, l’obiettivo di questa operazione sarebbe quello di adattare il sussidio a una visione della famiglia più conforme alla narrativa dell’esecutivo di destra. Tuttavia, le motivazioni ufficiali sollevano interrogativi sulle reali intenzioni del governo. – Possibile eliminazione dell’Assegno unico: riforme del governo Meloni e impatti sulle famiglie.
Parte dell’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Telelombardia condotta in studio e in diretta dalla giornalista Livia Ronca.
La premier ha sostenuto che l’assegno unico non funziona come previsto, lasciando avanzi di bilancio e creando problematiche a livello europeo. Infatti, l’Italia è stata recentemente deferita alla Corte di giustizia Ue per non aver incluso i lavoratori mobili stranieri nella misura, incorrendo così in una procedura di infrazione.
Questo aspetto legale ha spinto il governo a considerare modifiche che possano risolvere le criticità emerse.
Tuttavia, la possibile eliminazione o revisione dell’assegno unico solleva preoccupazioni tra i cittadini e gli esperti. L’assegno, introdotto per supportare le famiglie nel far fronte ai costi legati all’educazione e alla crescita dei figli, ha rappresentato un passo importante verso la tutela dei diritti familiari. Una sua riforma potrebbe comportare il rischio di ridurre il sostegno economico per molte famiglie già in difficoltà.
In questo contesto, è fondamentale che il governo Meloni consideri attentamente le conseguenze delle proprie scelte. L’assegno unico ha avuto un impatto significativo sulla vita di milioni di italiani e ogni modifica deve essere valutata non solo in termini economici, ma anche in base al benessere delle famiglie e alla coesione sociale. La sfida sarà trovare un equilibrio tra le aspirazioni politiche e le reali necessità dei cittadini.
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