La Grecia ha deciso di introdurre una nuova sperimentazione sul mercato del lavoro: una settimana lavorativa di 6 giorni, con il sabato libero. Una scelta che mira a favorire la produttività e il benessere dei lavoratori, ma che solleva numerose questioni legali e pratiche.
Qui l’intervista in esclusiva con l’avvocato Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, con la giornalista Livia Ronca per Telelombardia.
Nel resto del mondo si parla di settimana corta e di venerdì brevi, ma in Grecia le ore e i giorni di lavoro aumentano. Da lunedì 1 luglio, le aziende di diversi settori potranno richiedere una settimana di 48 ore e sei giorni, con il sabato lavorativo. Questa misura, introdotta dal governo di centro-destra guidato da Kyriakos Mitsotakis, mira a rimediare alla carenza di manodopera qualificata e a contrastare il lavoro in nero, molto diffuso nel paese.
Secondo la nuova legge, i lavoratori a tempo pieno potranno anche accettare un secondo lavoro part-time, arrivando a un massimo di 13 ore di lavoro in un giorno. Il giorno di lavoro extra sarà pagato il 40% in più rispetto a un normale giorno lavorativo.
La riforma non riguarda il settore turistico, dove le 40 ore settimanali in cinque giorni sono state già abolite lo scorso anno.
Il governo greco sostiene che questa sperimentazione della settimana permetterà di aumentare la produttività e il benessere dei lavoratori, oltre a contrastare il fenomeno dell’emigrazione di giovani qualificati negli ultimi anni. Sarà quindi importante monitorare gli effetti di questa innovativa riforma del mercato del lavoro.
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