Infedeltà coniugale e risarcimento danni: cosa dice la legge
Se si dovesse scoprire di essere stati traditi e si riuscisse a portare sufficienti prove davanti ai Giudici, allora si può chiedere l’addebito della separazione. Questo significa che le spese per la separazione verranno pagate dal coniuge infedele.
Questa sarebbe la prassi, ma non è sicuro che da un tradimento derivi automaticamente l’addebito della separazione. Una pregiudizievole può essere ad esempio il fatto che il coniuge tradito, pur essendo a conoscenza del tradimento subito, accetti di vivere in tale condizione. Se vi fosse questa situazione, nel momento in cui successivamente si dovesse verificare una separazione, il Giudice presumibilmente riterrà che il tradimento non sia stata la causa scatenante della rottura del rapporto e pertanto non considererà il tradimento come ragione dell’addebito. Questo vuol dire che solo se il tradimento è stato la causa scatenante della separazione esso sarà considerato motivo sufficiente all’addebito dei costi della separazione.
Ma il coniuge tradito può pretendere anche un risarcimento danni per quanto patito a causa del tradimento?
Il marito o la moglie traditi potranno chiedere il risarcimento dei danni oltre all’addebito della separazione. Tuttavia alcuni Tribunali hanno messo in evidenza come il risarcimento dei danni da tradimento dovrà essere chiesto all’interno del giudizio di separazione e non successivamente o in un giudizio autonomo. Se si volesse quindi chiedere e ottenere un risarcimento a causa di un tradimento, il mio consiglio è quello di farlo nelle opportune sedi e con le tempistiche corrette. Altrimenti il rischio è di non poterlo più ottenere.
