Il lavoratore a casa in via precauzionale deve essere pagato?
Se un dipendente ha avuto contatti con contesti a rischio come bisogna comportarsi? Quando si arriva a chiudere l’azienda?
Se il dipendente chiede lo smartworking come precauzione l’azienda è tenuta a concederlo?
Dalle mascherine al disinfettante: cosa va messo a disposizione di chi lavora?
Ci si può rifiutare di fare una trasferta in zone dove ci sono stati casi di contagio o di svolgere una mansione che si teme a rischio contagio?
Ecco alcune indicazioni precise fornite dall’avvocato Cristiano Cominotto di A.L. Assistenza Legale pubblicate su Il Corriere della Sera – L’Economia per orientare i datori di lavoro durante questo periodo di emergenza legato al coronavirus.
Autore: Avv. Cristiano Cominotto
Cofondatore e attuale presidente, l’Avv. Cristiano Cominotto inizia la sua carriera professionale nel corso del 1993. Ha collabora con importanti studi legali che si occupano di diritto nazionale ed internazionale.
Data la continua espansione della sua attività nel corso del 2003, trasferisce lo studio legale da C.so Venezia a P.zza V Giornate 3, e orienta la sua attività professionale anche all’estero, in tal senso partecipa alla delegazione in Cina, organizzata dalla Commissione Internazionale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, dove stringe interessanti relazioni professionali con studi legali di Shanghai e Pechino.
Nel 2007 con la collega Francesca Passerini crea il concetto dello studio legale su strada e fonda A.L. Assistenza Legale.
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