Cosa fare in caso di malasanità, i consigli dell’avvocato

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Cosa fare in caso di malasanità: ecco come far valere i propri diritti al meglio per ottenere un risarcimento danni per quanto subito.Cosa fare in caso di malasanità, i consigli dell’avvocato

I nostri medici sono tra i migliori in Europa e non solo, ma purtroppo un erroe può sempre avvenire e spesso non dipende nemmeno da loro. In questi casi le conseguenze sono potenzialmente gravi per i pazienti. Ecco, in 5 punti, cosa fare in caso di malasanità.

1 – Se si pensa di essere stati vittime di un caso di malasanità, come prima cosa si devono recuperare tutti i documenti che riguardano il proprio caso. Cominciando da tutte le cartelle cliniche che riguardano eventuali ricoveri, le visite e gli eventuali interventi subiti. Ma anche tutta la documentazione che riguarda le visite non ospedaliere, i medicinali e le terapie svolte. Queste ultime, dovranno essere raccolte anche se si dovesse trattare di terapie di riabilitazione o psicologiche. E’ bene anche recuperare tutte le fatture che dimostrino le spese intraprese durante il periodo in questione.

2 –  Si dovrà quindi procedere a scrivere una lettera o una relazione spiegando tutto quello che è successo e che ha portato a essere vittima di un caso di malasanità. In questo scritto si dovrà ripercorrere l’intera storia. In quest’ultima si dovranno segnare le date delle visite, dei ricoveri e degli interventi.  Senza dimenticare di segnalare i tempi e le modalità delle terapie intraprese. Inoltre tutte le patologie avute, gli ospedali e le cliniche dove si è stati in cura dovranno essere menzionati. Più accurata sarà questa relazione e più facilmente si potrà eventualmente dimostrare l’esistenza di un caso di malasanità e far valere di conseguenza i propri diritti.

3 – Una volta in possesso di tutta questa documentazione ci si potrà quindi rivolgere a un avvocato, il quale successivamente fornirà il nome di un medico legale al quale rivolgersi. Questa figura è un medico specializzato nell’accertare l’esistenza o meno di errori da parte di altri medici o strutture ospedaliere. E’ fondamentale ricordare che non si potrà dimostrare un caso di malasanità se non sarà un medico a provarlo. Il medico legale redigerà una perizia e sulla base di questa si potrà capire se vi è stata o meno una responsabilità medica e la conseguente eventuale percentuale di invalidità subita dal paziente in questione.

4 – Con le cartelle cliniche, la relazione e la perizia medico legale, l’avvocato sarà in grado di stabilire definitivamente se si tratta di un caso di malasanità o meno. In questo modo si chiarirà se i medici o gli ospedali hanno agito esattamente come avrebbero dovuto o se vi è stato un presunto caso di malasanità. Se la responsabilità di questi ultimi dovesse emergere, allora l’avvocato potrà quantificare il tipo di indennizzo al quale si avrà diritto sotto forma di un risarcimento danni in base alla percentuale di invalidità subita.

5 – E’ fondamentale avere ben presente le tempistiche per poter agire per far valere i propri diritti: da quando si verifica il fatto incriminato, si avranno infatti 10 anni di tempo (responsabilità contrattuale) per far valere i propri diritti per quanto subito. Superato questo lasso di tempo non si avrà più diritto a un eventuale risarcimento danni. Inoltre è bene tenere a mente che non si può far causa immediatamente, ma si dove per legge passare prima attraverso una mediazione.

Ma la cosa che si deve in assoluto tenere sempre a mente è che non si deve mai dare per scontato che vi sia stato un errore medico a tutti costi. Solo seguendo questi 5 passi si potrà capire, ben prima di andare in causa, se gli estremi per un errore medico vi siano o meno. Questo vi può far risparmiare tempo e denaro.

Cosa fare in caso di malasanità

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