L’articolo 1, comma 148 della legge di bilancio 2017 ha introdotto l’articolo 26bis al Testo Unico sull’Immigrazione, con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri disposti a investire somme significative nell’economia italiana.
INDICE – Visto per investitori: introduzione e procedura
Finalità del visto per investitori
Requisiti per il visto per investitori
Prova di disponibilità e trasferibilità dei fondi
Risorse supplementari per il soggiorno
Procedura per la richiesta del visto
Permesso di soggiorno per investitori
Rinnovo del permesso di soggiorno
Finalità del visto per investitori
Il visto per investitori permette l’ingresso e il soggiorno in Italia per periodi superiori a tre mesi, senza essere soggetto alle quote annuali di ingresso.
A.L. Assistenza Legale offre assistenza agli investitori stranieri, supportandoli dall’esame dei requisiti, alla richiesta del visto e del successivo permesso di soggiorno.
Requisiti per il visto per investitori
Per ottenere il visto per investitori, è necessario dimostrare l’intenzione di effettuare uno dei seguenti investimenti:
- Investimento in Titoli di Stato: Un investimento di almeno 2 milioni di euro in titoli emessi dal Governo italiano, mantenuti per almeno due anni.
- Investimento in Capitale Sociale: Un investimento di almeno 500.000 euro in strumenti rappresentativi del capitale di una società italiana esistente, mantenuti per almeno due anni, oppure almeno 250.000 euro in una start-up innovativa registrata nella sezione speciale del registro delle imprese.
- Donazione Filantropica: Una donazione di almeno 1 milione di euro per sostenere progetti di pubblico interesse nei settori della cultura, istruzione, gestione dell’immigrazione, ricerca scientifica, e recupero di beni culturali e paesaggistici.
Prova di disponibilità e trasferibilità dei fondi
L’investitore deve dimostrare di essere titolare e beneficiario effettivo dell’importo necessario, che deve essere disponibile e trasferibile in Italia. Inoltre, deve presentare una dichiarazione scritta impegnandosi a utilizzare i fondi per l’investimento o la donazione entro tre mesi dall’ingresso in Italia.
Risorse supplementari per il soggiorno
Oltre ai fondi destinati all’investimento o alla donazione, l’investitore deve dimostrare di avere risorse sufficienti per il proprio mantenimento durante il soggiorno in Italia, superiori al livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
Tipi di strumenti di capitale
Per “strumenti rappresentativi del capitale” si intendono solo quelli che conferiscono la qualità di socio sin dal primo investimento, come azioni ordinarie, di risparmio, privilegiate e quote di società non azionarie.
L’investimento può riguardare sia società di nuova costituzione che esistenti.
Documentazione necessaria
Con decreto del 21 luglio 2017, il Ministro dello Sviluppo Economico, insieme ai Ministri dell’Interno e degli Affari Esteri, ha specificato i documenti necessari per richiedere il visto per investitori:
- Documento di viaggio: Copia del passaporto con validità superiore di almeno tre mesi rispetto alla durata del visto richiesto.
- Prova di disponibilità dei fondi: Documentazione che attesti la titolarità e la disponibilità dei fondi destinati all’investimento in Italia.
- Provenienza lecita dei fondi: Dichiarazione sulla fonte dei fondi e certificazione di assenza di condanne penali e carichi pendenti.
- Impegno di utilizzo dei fondi: Dichiarazione dell’impegno a utilizzare i fondi entro tre mesi dall’ingresso in Italia per l’investimento o la donazione, con descrizione delle caratteristiche e dei destinatari.
Procedura per la richiesta del visto
La procedura per richiedere il visto per investitori include l’invio della documentazione tramite una piattaforma web dedicata.
La Segreteria del Comitato verifica la completezza della documentazione entro 30 giorni dalla ricezione della domanda. Dopo l’emissione del nulla osta, il richiedente presenta la domanda di visto all’ufficio consolare competente.
Permesso di soggiorno per investitori
Entro otto giorni dall’ingresso in Italia, il titolare del visto deve richiedere alla questura il permesso di soggiorno per investitori, valido per due anni. Entro tre mesi dall’ingresso, deve inoltre presentare la documentazione che attesta l’effettuazione dell’investimento o della donazione.
In caso di mancata presentazione o documentazione insufficiente, la questura può rigettare la domanda o revocare il permesso di soggiorno.
Rinnovo del permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno per investitori può essere rinnovato per ulteriori tre anni, previa verifica del mantenimento dell’investimento da parte del Comitato.
Conclusioni
Il visto per investitori rappresenta un’opportunità per attrarre capitali stranieri in Italia, offrendo un percorso chiaro e strutturato per ottenere il permesso di soggiorno.
Tuttavia, è essenziale seguire attentamente le procedure e soddisfare tutti i requisiti richiesti dalla normativa italiana, al fine di ottenere il visto è consigliabile avvalersi dell’aiuto di un avvocato esperto in queste materie.
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