Il Cloud Working sfida la crisi
Internet, diventa, con il cloud working, strumento per rendere visibili, e spendibili, il proprio valore e le proprie competenze, per aumentare in definitiva le proprie
Il diritto dell’informazione e dell’informatica riguarda i problemi che i mezzi di comunicazione pongono nei vari settori del diritto, perché nasce con le telecomunicazioni e con Internet.
La tutela del patrimonio intellettuale richiede, nell’attuale società multimediale, un’assistenza legale continua e aggiornata.
Questo perché sono numerosi i settori imprenditoriali in cui la rivoluzione informatica, insieme alla diffusione capillare di Internet, ha inciso mutando le dinamiche e gli schemi di funzionamento del mercato.
In questo scenario AL Assistenza Legale opera con un dipartimento interno specificamente dedicato al diritto dell’informazione e dell’informatica al fine di assistere i propri Clienti, privati e imprese, nella difesa dei propri diritti.
Si tratta di difendere i nostri diritti nei vari contesti telematici esistenti e in quelli nascenti per l’evoluzione di Internet e della tecnologia digitale.
Proprietà intellettuale
Seguiamo insieme al Cliente tutte le fasi e affrontiamo tutte le questioni inerenti la creazione, l’acquisizione, l’uso, lo sfruttamento di marchi, brevetti, diritti d’autore e design industriale.
Diritto d’autore
Protezione del copyright in tutti i settori dell’editoria online e digitale, dalla contrattualistica al contenzioso. Assicuriamo una tutela immediata ed efficace ai titolari di diritto d’autore su opere digitali diffuse in Rete.
Diritto informatico
Consulenza sulle problematiche inerenti l’identità digitale poste da Internet e dall’e-commerce.
Information Technology
Assistiamo i nostri Clienti nella protezione dei loro diritti nei vari contesti telematici esistenti e in quelli nascenti. Riguarda i nuovi servizi on-line, la regolamentazione dell’Internet Marketing, dei nuovi software, dei nuovi servizi bancari e finanziari, delle criptovalute, della valuta digitale, dell’Internet delle cose, delle nuove App.
La Rete si sta sempre più sviluppando come infrastruttura intelligente per consentire la gestione, da parte di persone e aziende, di miliardi di dispositivi interconnessi. Dalle macchine industriali alle automobili intelligenti fino agli elettrodomestici, sono sempre di più gli oggetti attorno a noi connessi a Internet e interconnessi: se questo fenomeno viene oggi indicato con il termine Iot, Internet of Things, Internet delle Cose, domani sarà più corretto parlare di IoE, Internet of Everything, perché tenderà a connettere tutto ciò che esiste: dispositivi, persone, processi e dati. Ecco perché diventa sempre più importante difendere la nostra identità digitale, che si manifesta nei nostri profili sui social network ed è la sola renderci visibili, presenti e vigili nell’attuale società dell’informazione globale.
Contemperare i diritti degli autori e degli editori con i diritti di libertà degli utenti della Rete permette alle nuove generazioni di esprimersi nel linguaggio a loro più congeniale, cogliendo appieno le opportunità del digitale, arricchendo un settore dell’economia come quello dell’innovazione e della conoscenza che può fare del nostro Paese un caso di eccellenza nel panorama europeo e mondiale.
E’ in questo scenario digitale in continua evoluzione che A.L. Assistenza Legale opera con un dipartimento interno, a guida dell’avv. Giovanni Bonomo – Chief Innovation Officer di A.L Assistenza Legale, specificamente dedicato al diritto dell’informazione e dell’informatica al fine di assistere i propri Clienti, privati e imprese, nella difesa dei propri diritti anche in settori ancora privi di adeguata regolamentazione.
Nel dibattito sulla prevedibile e inevitabile legge che disciplini anche Internet, il diritto delle nuove tecnologie è un campo aperto, che va già oltre le attuali problematiche inerenti la proprietà intellettuale, la privacy e i prodotti multimediali; riguarderà invero i nuovi servizi on-line, la regolamentazione dell’Internet Marketing, dei nuovi software, dei nuovi servizi bancari e finanziari, delle criptovalute, della valuta digitale, dell’Internet delle cose, delle nuove App.
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Il giudizio di confondibilità tra due marchi, alla base di un’azione di contraffazione promossa da un’impresa verso l’impresa concorrente, va condotto tenendo conto dell’impressione complessiva
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Vi ho già parlato, nell’articolo che riporto in calce a questa videonota, del Regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comuncazioni, detta in breve AGCom, adottato
https://archivioceradi.luiss.it/documenti/archivioceradi/osservatori/intellettuale/wp2001/Bonomo.pdf Giovanni Bonomo, “Il nome di dominio e la relativa tutela. Tipologia delle pratiche confusorie in Internet” (con abstract in inglese) Nella videonota parlo anche
L’uso del marchio è disciplinato dall’articolo 20 Codice Proprietà Industriale, norma che consente a chi è titolare di un marchio registrato di farne un uso