Avvocato nuova legge responsabilità medica
E’ dal primo aprile 2017 che la nuova legge che regolamenta la responsabilità medica è entrata ufficialmente in vigore. Questa legge prende il nome dal suo relatore, l’on. Federico Gelli, ed è la numero 24/17. Numerosi sono i cambiamenti che essa ha apportato per quello che concerne la responsabilità del personale sanitario e delle strutture ospedaliere. Ecco i principali cambiamenti che sono entrati in vigore.
Per cominciare, la responsabilità penale vede una nuova fattispecie di “responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario” (art. 590 sexies c.p.). Questa norma prevede che se un medico dovesse provocare la morte o delle gravi lesioni a un paziente durante il suo operato, egli non sarà ritenuto colpevole se si sarà attenuto alle linee guida del Ministero della Salute per le procedure da lui effettuate.
Nell’ambito della responsabilità civile, sono state introdotte delle differenze tra la responsabilità del personale sanitario e quella della struttura ospedaliera. Mentre per quest’ultima non vi sono grandi differenze rispetto alla precedente legge Balduzzi, alla responsabilità dei medici sono stati apportati dei cambiamenti sostanziali. Innanzitutto è stato ribaltato il cosiddetto “onere della prova”. Quindi per un presunto caso di malasanità, non sarà più il medico a dover dimostrare di aver agito in modo giusto, ma sarà il paziente a dover fornire le prove che il medico in questione non ha agito rispettando le procedure.
Inoltre i tempi di prescrizione sono sensibilmente cambiati,se infatti prima vi erano 10 anni di tempo per poter far valere i propri diritti, ora ve ne sono solo 5. Questi risultano quindi dimezzati.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di malasanità, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato